letteratura rosa

LA BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE SALANI:
AUTORI E ILLUSTRAZIONI
SACKERSDORFF SCHMITT, ERIKA (1906 - n.d.)

Erika Schmitt-Sackersdorff nasce il 19 giugno 1906 a Saarbrücken (Saarland); vive la maggior parte della sua vita a Tabarz (Gotha, Thuringia) per cui è considerata una scrittrice locale inclusa nel Dizionario degli Scrittori della Turingia con 21 titoli dal 1936 al 1958.
E' specialista in riduzioni teatrali o in prosa di classici, ad esempio Kleider machen Leute (L'abito fa l'uomo) commedia tratta dalla novella del poeta svizzero Gottfried Keller, Die tolle Katrin (La grande Caterina) da The Taming of the Shrew di Shakespeare, Gott sieht die Wahrheit (Dio vede la verità) da una storia di Leone Tolstoi, e sei adattamenti delle omonime opere del poeta-cantore Hans Sachs (1494-1576) come Der gestohlene Schinken (Il prosciutto rubato) e Die Liebesprobe (La prova d'amore).

TITOLI:

Kleider machen Leute
Die tolle Katrin
Gott sieht die Wahrheit
Heute und in jenen Tagen
Das Kälberbrüten
Das gefundene Weihnachtsglück
Bevor die Kerzen brennen
Der junge Engländer
Das Narrenschneiden
Der Onkel mit der langen Nase
Der gestohlene Schinken (co-autore: Hans Sachs)
Die Liebesprobe
(co-autore: Hans Sachs)

Tradotti da Salani:
Tu, mia regina
Farfallina vince il gran premio




Sackersdorff,
Tu, mia regina
,
ill. di Alberto Micheli

Biblioteca delle Signorine Salani

SERAO, MATILDE (1856 - 1927)

TITOLI:

Dal vero (1879)
Piccole anime (1883)
Fantasia (1883)
La virtù di Checchina (1884)
Il ventre di Napoli (1884)
La conquista di Roma (1885)

Il romanzo della fanciulla (1886)
Vita e avventure di Riccardo Ioanna (1887)
Addio, amore! (1890)
Il Paese di Cuccagna (1891)
Castigo (1893)
Gli amanti (1894)
L'infedele (1897)
Nel Paese di Gesù (ricordi di viaggio, 1898)
La ballerina (1899)
Suor Giovanna della Croce (1900)
Tre donne (1905)
Evviva la vita (1909)
Ella non rispose (1914)
Mors tua... (1926)




Matilde Serao, La mano tagliata, ill. non firmata
Biblioteca delle Signorine Salani





SHERIDAN, CLARE CONSUELO (1885 - 1970)

Clare Consuelo Frewen nasce a Londra il 9 settembre 1885 da un nobile inglese, Morton Frewen, e dalla figlia di un milionario americano. Una delle zie materne è Lady Randolph Churchill, madre di Sir Winston Churchill il futuro Primo Ministro. Insieme con i due fratelli, passa molto tempo in Irlanda, dove la famiglia possiede delle proprietà, oltre al classico castello nel Sussex e la magione in uno dei migliori quartieri di Londra. Clara viene educata nella migliore tradizione della upper class, in costosi college, a Parigi e in Germania. Nel 1910 sposa Wilfred Sheridan, originario del Dorset, che vanta diretta discendenza dal famoso autore Richard Brinsley Sheridan (1751-1816). Hanno tre figli, Margaret, Elizabeth e Richard, ma la secondogenita muore in tenera età, e questa è la molla che fa scattare in Clare il desiderio di scolpire da sé la tomba della figlia. Il marito rimane ucciso in guerra nel 1915, e dovendo provvedere alla famiglia prende lezioni e si dedica alla scultura. In breve diventa molto ricercata, e scolpisce i busti dei personaggi più famosi della sua epoca, incluso naturalmente il cugino Winston. Clare Sheridan viene invitata a Mosca nel 1920 per fare i busti dei rivoluzionari russi (Lenin e Trotzkij i più famosi). Nel 1922 diviene correspondente per il New York World, e diventa famosa per le sue interviste agli uomini politici del tempo (inclusa una a Mussolini). A partire dal 1921, con la pubblicazione del resoconto del suo viaggio in Russia (Russian portraits), inizia a scrivere libri, più o meno autobiografici, dovuti anche ai numerosi viaggi intrapresi (negli Anni Venti passa complessivamente oltre otto anni in Algeria). Figura di talento, ma anche controversa, sembra sia stata accusata di spionaggio in favore dell'URSS al tempo della guerra fredda. Muore il 31 maggio 1970 ed è sepolta nel cimitero di famiglia nel Sussex.

TITOLI:

Mrs. Sheridan's diary (in The Times, 1920)
Russian portraits (1921)
Mayfair to Moscow: Clare Sheridan's diary (1921)
In many places (1923)
West and East (1923)
Across Europe with Satanella (1925)
A Turkish kaleidoscope (1926)
Nuda veritas (1927)
El Caid (1931)
Genetrix (1935)
Arab interlude (1936)
To the four winds (1957)
Le buste de Léon Trotsky (in Cahiers Léon Trotsky, 1979)



Il busto di Sir Winston Churchill
realizzato da Clare Sheridan nel 1943

conservato alla Hastings Town Hall, Londra



Clare Sheridan, El Caid, ill. di E. Fry
Biblioteca delle Signorine Salani




Anita Leslie,
Cousin Clare,
the Tempestuous Career
of Clare Sheridan
,
1976
(cover: portrait of Clare Sheridan)
Clare Sheridan,
El Caid,
Collins, 1948


SIENKIEWICZ, HENRYK (1846 - 1916)


FILMOGRAFIA

Quo Vadis, 1900: adattamento teatrale, New York Theatre

Quo Vadis, 1902: French silent version dir. Lucien Noguet/Ferdinand Zecca

Quo Vadis, 1909: adattamento operistico dir. Jean Nouges

Quo Vadis, 1912: Italian silent version dir. Enrico Guazzoni con Amelia Cattaneo, Carlo Cattaneo, Lea Giunchi

Quo Vadis, 1924: Italian silent version dir. Gabriellino D'Annunzio con Elga Brink, Rina De Liguoro, Lillian Hall-Davis, Elena Sangro

Quo Vadis, 1951: dir. Mervyn LeRoy con Robert Taylor, Deborah Kerr, Peter Ustinov

Quo Vadis, 1985: mini-serie TV dir. Franco Rossi con Klaus Maria Brandauer, Frederic Forrest, Marie Therese Relin, Francesco Quinn

Quo Vadis, 200: Polish version dir. Jerzy Kawalerowicz con Paw
el Delag, Magdalena Mielcarz, Boguslaw Linda, Michal Bajo



Enrico Sienkiewicz, Quo vadis?, ill. di G. Costetti
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SPERANI, BRUNO (1839 - 1923)

Nasce a Spalato in Dalmazia il 24 luglio 1839. Il suo vero nome è Vincenza Pleti Rosic Pare-Spèrac, detta Beatrice > Bice, italianizzato in Beatrice Speraz. Entrambi i nomi, quindi, quello per la stampa e quello per la vita privata, sono pseudonimi. Il padre, Marino Pare-Spèrac, è uno slavo di origini modeste, la madre un'italiana appartenente alla vecchia nobiltà provinciale, Elena Alessandri. Una perenne dicotomia sta alla base della sua sofferenza, a cominciare dalla diversità sociale dei genitori, ma ancor di più è quella etnica: Beatrice subisce l'attrazione e la repulsione che le due razze che sono in lei le suscitano volta a volta. Rimane orfana in giovane età di entrambi i genitori e viene allevata in Istria da parenti della madre, in un ambiente chiuso e poco affettuoso; come tante altre prima e dopo di lei, si consola con la lettura. Inizia a scrivere per sé sola dei romanzi che poi distrugge, ma sono solo le prime prove. A 18 anni viene maritata a forza con Giuseppe Vatta e naturalmente, su queste basi, il matrimonio non può che fallire. Nascono tuttavia tre figli: Domenico detto Dino (1858), Maria (1860), Elena (1862). Nel 1864 Beatrice abbandona marito e figli e cerca di rifarsi una vita con Giuseppe Levi, di antica famiglia triestina, senza che l'unione possa venire formalizzata. Nel 1865 a Bologna nasce la prima figlia della coppia, Giuseppina, che avrà qualche notorietà nella letteratura infantile con lo pseudonimo di Ginevra Speraz o Ginevra Pilo (Mario Pilo è il marito, 1859-1921), morta a Buenos Aires nel 1936. Seguono Noemi, Gilda e Clotilde, ma Giuseppe Levi muore prematuramente nel 1875 e Beatrice si mette a scrivere per provvedere alla famiglia. Nel 1876 inizia la collaborazione con il giornale Perseveranza dove pubblica una prima novella. Inizialmente si firma in vari modi, tra cui Livia e Donna Isabella, poi sceglie il nome definitivo di Bruno Sperani. Collabora a La Nazione di Firenze, alla Gazzetta Piemontese di Torino, al Caffaro di Genova, al Bersagliere di Roma, al Capitan Fracassa. Traduce Il violinista di Hans Christian Andersen (Treves, 1879) e cura per la casa editrice le traduzioni dal tedesco. Nel 1879 esce il primo romanzo, Cesare, già comparso su Il pungolo con il titolo Da morte a vita e che nel 1893 cambierà nuovamente titolo in Anime avvelenate. L'avvocato Malipieri è a sfondo politico e viene tradotto in francese, facendola conoscere al grande pubblico. Negli anni 1880-90 la narrazione prende il tono della riflessione sulla fatalità, che nella sua biografia personale è rappresentata dal dissidio e dallo sradicamento dovuto all'identità perduta della patria d'origine. Vive a Milano dal 1876 e descrive le rivendicazioni socialiste, l'organizzazione della protesta operaia, la vita degli emarginati, per lo più immigrati del sud. Viene descritta "alta e sottile, dai capelli corvini e gli occhi azzurri" e ci spiace che le fotografie dell'epoca siano in bianco e nero. Nel 1885 conosce il pittore Vespasiano Bignami (Cremona, 1841 - Milano, 1929) e tra i due sorge una vera passione; nonostante il marito di lei, Giuseppe Vatta, sia morto nel 1889, i due si sposano solo nel 1914. Beatrice è sofferente in salute negli ultimi anni, e muore il 2 dicembre 1923, nella sua casa di Piazza Castello 22.

TITOLI:

Cesare (1879), Veronica Grandi (1883), Nell'ingranaggio (1884), Numeri e sogni (1886), Il romanzo della morte (1890), L'avvocato Malipieri (1890),
Nella nebbia (novelle, 1890), Il romanzo della morte (1890), Tre donne (1891), Maddalena (1892), Emma Walder (1893), Il marito (1894), La fabbrica (1894), Le vinte (1896), Sulle due rive (1896), In balia del vento (1900), Macchia d'oro (1901), Signorine povere (1905), La dama della regina (1910), Ricordi della mia infanzia in Dalmazia (1915), Tragedia di una coscienza (1920), Teresita della Quercia (1923).



Bruno Sperani, Teresita della Quercia, ill. non firmata di Maria Augusta Cavalieri
Biblioteca delle Signorine Salani



Bruno Sperani,
Ricordi della mia infanzia
in Dalmazia
,
Vallardi, 1923
Beatrice Speraz
(alias Bruno Sperani)

STENO, FLAVIA (1877 - 1946)

Pseudonimo di Amelia Osta Cottini. Nasce il 26 giugno 1877 a Lugano, Svizzera, da una famiglia paterna di tradizione militare oriunda savoiarda che scese a Torino quando la Savoia passò alla Francia. Il nonno, medaglia d'oro al valor militare, di nome faceva Jean Houst, nome mutato in Osta quando la famiglia si naturalizza italiana. La famiglia materna invece è lombarda, proprietaria di una cartiera. Laureatasi in lettere a Zurigo, è membro dell'Accademia Linguistica di Scienze, Lettere ed Arti. Dal 1895 al 1898 insegna lettere alla Scuola Normale Femminile di Locarno dal 1895 al 1898. Nel 1900 si stabilisce a Genova, sua patria d'elezione, ed entra nella redazione del quotidiano genovese Il Secolo XIX nel 1898 sotto il suo maestro Luigi Arnaldo Vassallo (Gandolin), dapprima come giornalista e in seguito come scrittrice di diversi romanzi d'appendice, pubblicati dapprima a puntate e in seguito raccolti in volume dall'editore Treves, che ottennero grandissimo successo all'epoca. Il primo è La nuova Eva, che fa scalpore. Insieme alla Serao (che molto apprezzava la sua opera, tanto da definirla "perfetta armonia fra un contenuto drammatico intenso e una perfetta eleganza di stile: un miracolo nel romanzo moderno") è citata negli annuari del CNDI (Consiglio Nazionale delle Donne Italiane) tra le prime giornaliste italiane. Con lo pseudonimo di Ariel pubblica nel 1917 Il germanesimo senza maschera. Usa anche lo pseudonimo di Mario Démi (Per non dimenticare, 1919). Durante la Grande Guerra si reca al fronte come giornalista e si occupa dei servizi sanitari; pubblica diversi articoli che poi le stesse Autorità Militari la pregano di raccogliere in volume; Flavia Steno fa di più: va a tenere conferenze di propaganda in Svizzera a sue spese. Muore nel 1946.

TITOLI:

Mignon Sartori (1898)
Senza macchia (1898)
L'istitutrice del Baronetto inglese (1900)
Contro il fato (1901)
L' ultimo sogno (1902)

Il pallone fantasma (1903)
La nuova Eva (1904)

Così la vita! (1905)
Il gioiello sinistro (1906)
Fra cielo e mare (1906)
La veste d'amianto (1909)
Il sogno che uccide (1910)
Il miraggio (1912)
Oltre l'odio (1916)
Il volto della felicità: novelle (1920)
Tormento (1921)
Il passato che sorge (1929)
La casa abbandonata (1929)

La notte di San Lorenzo (1930)
La lettera viola (1931)
Quando Amore comanda (1934)
I Cinque suggelli Neri (1934)
L' abisso dell'amore (1935)
Il silenzio ardente (1936)
Come fini il sogno (1938)
Gli orfani dei vivi (1943)
L' avventuriero (1944)
Duello con l'ombra (1945)
Basta con l'amore (1946)
La diva innamorata (1946)
Un dramma nel gran mondo (1946)
Basta con l'amore (1946)




Flavia Steno
ai primi del Novecento
(in alto)
e negli anni Venti





Flavia Steno,
Tra le fiamme,
ill. non firmata

Biblioteca delle Signorine Salani
(courtesy Elisabetta Filippetti)

Flavia Steno,
Quando amore comanda,
ill. di Maria Augusta Cavalieri

Biblioteca delle Signorine Salani


Ariel (Flavia Steno), Il germanesimo senza maschera, Treves, 1917
ill. di C. Girls



FILMOGRAFIA:

Il gioiello sinistro, 1915, dir. Eleuterio Rodolfi
con Lydia Quaranta, Eva Dorrington, Memo Benassi
STEVENSON, BURTON EGBERT (1872 - 1962)

Nasce a Chillicothe, Ohio, e compie gli studi a Princeton (1890-93). Scrittore, compilatore di antologie, editore, e bibliotecario. Nel 1918 fonda l'American Library di Parigi e ne diviene il direttore fino al 1930. Le raccolte antologiche più note, tuttora ristampate, sono Home Book of Verse (1912), Home Book of Quotations (1934), The home book of proverbs, maxims and familiar phrases (1948). Scrive libri di viaggi, racconti per l'infanzia, romanzi e gialli. Muore nel 1962.

TITOLI:

The Holladay case (1903), trad. Il caso Holladay, I gialli economici Mondadori n° 127, Mondadori, 1938
The Marathon Mystery (1904), trad. Ferro di lancia vendicami!, Serie gialla n°4, Firenze, Editoriale tosco-veneta, 1948
Cadets of Gascony: Two Stories of Old France (Burton Egbert Stevenson and Anna Whelen Betts, 1904)
The girl with the blue sailor (1906)
Poems of American History (1908)
The young train master (The boys' story of the railroad series, 1909)
The Home Book of Verse American and English 1580-1912 (4 Voll., 1912)
The Gloved Hand (1912) trad. La Stella di Mezzanotte, I gialli economici Mondadori n°109, Mondadori, 1938
The Mystery of the Boule Cabinet: A Detective Story (1912) trad. Lo scrigno, I gialli economici Mondadori n°102, Mondadori, 1937
The destroyer: A tale of international intrigue (1913)
Little comrade: A tale of the great war (1915) trad.
Piccola amica, Salani, 1932
The girl from Alsace: A romance of the great war (originally published under the title of Little Comrade, 1915)
A Soldier of Virginia: A Tale of Colonel Washington and Braddock's Defeat
The House Next Door (1932) trad. L'appartamento n. 14, I gialli economici Mondadori n°72, Mondadori, 1936
The Charm of Ireland
A king in Babylon: A romantic melodrama in three acts




Burton Stevenson, Piccola Amica, ill. non firmata
Biblioteca delle Signorine Salani

STILGEBAUER, EDWARD (1868 - 1936)

Johannes Edward Alexander Stilgebauer nasce il 14 settembre 1868 a Francoforte sul Meno. Fino agli anni Venti è un autore di discreto successo, poi pubblica un un terribile romanzo avente per soggetto la Prima Guerra Mondiale, intitolato Inferno (1916), che viene tradotto e pubblicato in tutte le lingue. La personale e traumatica esperienza bellica lo porta a rifugiarsi in Svizzera nel 1918, e in seguito in Italia, a Sanremo, da dove collabora a diversi quotidiani, compreso il Frankfurt Zeitung, sui quali conduce una campagna pacifista a causa della quale il Partito Nazional Socialista tedesco, una volta al potere, gli revoca il dottorato che aveva conseguito all'Università di Tubinga e manda addirittura al rogo i suoi libri (naturalmente, Inferno è iscritto nella "lista di scritti nocivi e indesiderabili"). Muore il 18 dicembre 1936 a Sanremo.

TITOLI:

Grimmelshausens Dietwald und Amelinde: ein Beitrag zur Litteratur-Geschichte des 17. Jahrhunderts (1893)
Geschichte des Minnesangs (1898)
Götz Krafft, die Geschichte einer Jugend (1905)
Der moralische Teeabend (1908)
Inferno, Roman aus dem Weltkrieg (1916)
Das Schiff des Todes (1917)
Die brennende Stadt (1919)
Sei mundig, Volk! Ein demokratisches Vademecum (1919)
Der schwarze Teufel von Campione (1920)
Der Yankee (1927)

TITOLI TRADOTTI:

Une femme à Berlin (n.d.)
Le navire de la mort, Roman de la guerre mondiale (1930)
The Star of Hollywood (Mystery story of starlets and drugs in the roaring twenties. First published in Germany in 1927)
I giorni rossi (traduzione dal tedesco di Luigi Alessio, first ed., 1945)


Edward Stilgebauer, Inferno, ill. di Cipriano Mannucci
Biblioteca delle Signorine Salani

TINAYRE, MARCELLE (1872 - 1948)

Marguerite Suzanne Marcelle Chasteau nasce a Tulle, Corrèze, nel 1872. Studia a Bordeaux e a Parigi, e nel 1889 sposa il pittore Julien Tinayre, che proviene da un ambiente politico vicino alla sinistra. Abitano al 225 di rue de Vaugirard. Marcelle è dotata di uno spirito libero, tanto da essere tacciata di anticlericalismo e di licenziosità. Certo i suoi romanzi, che risentono della lettura di Anatole France, raccontano di ciò che la rigida morale dell'epoca voleva ben nascondere. Nel 1908 viene proposta per la Legion d'Honneur (la massima onorificenza francese) ma il suo atteggiamento disinvolto viene scambiato per mancanza di rispetto e inizia una campagna stampa denigratoria nei suoi confronti, tanto che l'onorificenza viene ritirata, fatto più unico che raro.
E' viaggiatrice, e pubblica nel 1930 un libro di ricordi sul suo soggiorno a Istanbul, dove alloggiava presso il famoso Hotel Pera, sulla collina omonima, oggi quartiere
Beyoglu. A quei tempi molti andavano ad Istanbul, di cui Lamartine scrisse "è la più bella città europea, anzi del mondo", come ad es. Pierre Loti, di cui ancor oggi rimangono tracce e ricordi.
Pubblica a puntate sulla
Revue des Deux Mondes e la Revue de Paris, ma è dopo la Grande Guerra che viene accolta favorevolmente da pubblico e dalla critica. Muore il 23 agosto 1948 a Grosrouvre, vicino a Montfort-L'Amaury.

TITOLI:

Avant l'Amour (1897)
La Maison du péché (1902)
La Rebelle (1905)
La Consolatrice (1907)
Notes d'une Voyageuse en Turquie (racconti di viaggio, 1910)
Madeleine au Miroir (1912)
L'Ombre de l'Amour (1910)
La Douceur de Vivre (1911)
Le Depart (1915).




Marcelle Tinayre, La casa del peccato, ill. di G. Costetti
Biblioteca delle Signorine Salani




TOLSTOJ, ALESSIO (1817 - 1875)

Il conte Aleksej Konstantinovic Tolstoj nasce a San Pietroburgo il 5 settembre 1817 da uno dei rami cadetti della nobile famiglia cui appartenne il grande Lev Tolstoj. E' compagno di giuochi e in seguito amico dell'imperatore Alessandro II. Viene ottimamente istruito in casa, e in seguito completa gli studi all'Università di Mosca. Nel 1934 lavora al Ministero degli Affari Esteri e viene incaricato di una missione diplomatica in Germania; da qui visita un po' tutta l'Europa, in particolare l'Italia e ne rimane incantato dalle bellezze artistiche e naturali (e vi torna in tarda età). Nel 1840 torna a Mosca dove diviene funzionario della cancelleria legislativa del Ministero; inizia l'attività letteraria e dopo aver partecipato alla Guerra di Crimea nel 1855 si dedica completamente all'arte. La prima opera Il Vampiro è una novella fantastica, in seguito pubblica delle poesie. E' un letterato completo: poeta, drammaturgo e narratore, nonchè storico (La morte di Ivan il Terribile, 1866). Scrive anche ballate epiche, poemi satirici a tema storico, e versi ad imitazione dei canti popolari russi, che hanno un grande successo di pubblico. Nella tragedia storica è superato solo da Pushkin. Insieme con tre cugini, sotto lo psuedonimo collettivo di Koz'ma Prutkov, scrive altri testi satirici. La sua opera più famosa rimane la trilogia Morte di Ivan il Terribile, Zar Fedor Joannovic e Zar Boris. Anche Il Principe Serebriany diviene ben presto un classico della letteratura russa; è ambientato all'epoca di Ivan il Terribile, dove nel principe Serebriany è descritto l'eroe nazionale russo Nikita Romanovic Zakharin Iureff, nonno del primo zar della casata Romanoff e fratello di Anastasia prima moglie di Ivan il Terribile. L'opera è un grande affresco rigorosamente storico, comprendente anche dettagli, secondo la dottrina di Pushkin, e colpisce la stretta correlazione e il reciproco richiamo tra i vari espisodi di fantasia e la realtà storica ufficiale. Pensato in ben vent'anni di tempo, alla stesura Tolstoj mise dieci anni. Muore a Krasnyi Rog, Cernigov, il 10 ottobre 1875.

TITOLI:

Knjaz' Serebrjanyi (1862). Il titolo è stato tradotto in
Inghilterra nel 1883 e in Francia nel 1895.
Bibliografia completa nei siti russi.

Alexis Tolstoi, Le Prince Sérébriany, Paris, Ollendorff, 1895
courtesy Biblioteca Civica Luigi Baccolo, Savigliano - CN
© riproduzione vietata



Aleksej Konstantinovic Tolstoj
A sin. il ritratto eseguito nel 1879 dal pittore russo Il'ja Efimovic Repin (1844-1930)
conservato allo State Literature Museum, Mosca



Alessio Tolstoj, Il principe Serebriany, ill.
di Dehay
Biblioteca delle Signorine Salani

Il romanzo è dedicato a Sua Maestà
l'Imperatrice Maria Alexandrovna




alcune fra le più belle covers orginali russe de Il Principe Serebriany,
(da vari siti russi: spassiba a tutti)


TRILBY, T. (1875 - 1962)

P
seudonimo di Thérèse de Marnyphac, Mme Louis Delhaye. Scrive ad inizio di carriera romanzi di genere romantico sentimentale, ma poi inizia a scrivere per la gioventù e raggiunge negli Anni Trenta una vastissima notorietà. Data la sua lunga vita, continua a pubblicare fino agli Anni Cinquanta, e molti dei suoi testi sono pubblicati ancora oggi.

TITOLI:

Flirteuse (1904)

Sans Dieu (1905)
L'Assistée (1906)
Arlette, jeune fille moderne (1913)
Printemps perdu (1913)
Rêve d'amour (1921)
L'inutile sacrifice (1922)
L'impossible rédemption (1922)
Le droit d'aimer (1925)
Le retour (1926)
La jolie bêtise (1927)
Aimer, c'est pardonner (1927)
Amoureuse espérance (1928)
La faute de Monique (1928)
La vie sentimentale de Mme Noiraude (1930)
Deux coeurs (1931)

PER I RAGAZZI:

Bouboule ou une cure à Vichy (1927)
Bouboule, dame de la IIIe République (1931)
Bouboule à Genève (1933)
Bouboule en Italie (1933)
Bouboule dans la tourmente (1935)
Bouboule chez les Croix de feu (1936)
Bouboule et le Front populaire (1937)
Madame Carabosse (1943)
La petite Chérifa (1947)
Le grand monsieur Poucet (1952)
Boule d'or et sa dauphine (1954)
Il était un petit chat, conte moderne (1954)
Cordon, s'il vous plaît! (1955)
Le capitaine Gribouillard (1958)








Trilby, Due cuori
Ill. di G. Rossini

Biblioteca delle Signorine Salani


Trilby, Coco de France, Flammarion, 1940, ill. di Manon Iessel


VAN VORST, MARIE (1867 - 1936)

Marie Van Vorst nasce nel 1867 a New York da una famiglia benestante (il padre è membro della New York City Superior Court). Collabora ad Harper's Magazine con racconti dal 1900 al 1915. Il fratello John sposa Bessie McGinnis (1873-1928) con cui Marie si intende assai bene. Scrivono articoli e romanzi separatamente (la cognata si firma anche all'uso americano con il nome del marito). Nel 1903 pubblicano insieme un testo che farà scalpore, ed è pubblicato ancora oggi: The Woman That Toils - Experiences of a Literary Woman as a Working Girl nel quale raccontano le esperienze del lavoro in fabbrica esercitato da due gentildonne sotto falso nome. La dedica è per Mark Twain, l'introduzione è di Theodore Roosevelt. Il testo svela un ovvio desiderio di protezione del lavoro femminile in un periodo storico in cui le donne erano trattate come bestie; Marie è anche sostenitrice dei diritti del sindacato dei lavoratori. Diverso è il punto di vista della cognata Bessie, che ritiene che le donne debbano lavorare solo in determinate attività (ricamo, etc.). Dopo la morte di John Van Vorst, Bessie trascorre un certo periodo in Francia con la cognata Marie, che vi si è recata da tempo. Durante la Grande Guerra Marie serve con la Croce Rossa, è una delle organizzatrici dell'American Ambulance Corps. Fonda a Roma due ricoveri, uno per i soldati feriti e un vero e proprio ospedale da campo. Adotta inoltre un piccolo orfano. In Europa Marie Van Vorst trascorre molti anni, a Parigi, poi a Londra e infine in Italia; durante gli anni di guerra si sposta continuamente da un luogo all'altro, e scrive senza sosta a parenti ed amici (saranno poi pubblicate le sue "lettere di guerra"). Sposa il conte Gaetano Cagrati di Vallombrosa (1920?), conosciuto ai tempi della guerra, e negli Stati Uniti torna solo occasionalmente. Muore nel 1936.

TITOLI:

Bagsby's Daughter (Bessie & Marie van Vorst, 1901)
The Woman Who Toils - Being the Experiences of Two Gentlewomen as Factory Girls (Mrs. John Van Vorst and Marie Van Vorst, 1903)

Amanda of the Mill (1905)
Miss Desmond (1906)
The Sin Of George Warrener (1906)
The Sentimental Adventures of Jimmy Bulstrode (1908)
In Ambush (1909)
The Girl From His Town (1910)
The Two Faces (1911)
Fairfax And His Pride (1913)
His Love Story (1913)
Big Tremaine (1916)
Fairfax and his Pride (1920)
Sunrise (1924)


Maria Van Vorst, La dattilografa e l'amore, ill. non firmata

Biblioteca delle Signorine Salani

FILMOGRAFIA

The Girl From His Town (1915)
dir. Harry Pollard con Margarita Fisher

Big Tremaine (1916)
dir. Henry Otto con Harold Lockwood, May Allison

Mary Moreland (1917)
dir. Frank Powell con Marjorie Rambeau, Robert Elliott

Marie Van Vorst in uniforme della Croce Rossa, Francia, 1914

VAN WICK MASON, FRANCIS (1901 - 1978)

Nasce l'11 novembre 1901 a Boston da una famiglia benestante, i cui avi giunsero sul continente con la Mayflower. Il nonno è Console Generale a Parigi, dove il giovane Francis vive per qualche anno, e dove ritorna nel 1917 arruolato volontario nel servizio sanitario dell'esercito durante la Prima Guerra Mondiale. A fine guerra si arruola nell'esercito francese dove riceve la Legion d'onore, poi serve nell'esercito USA dove raggiunge il grado di Luogotenente; non lascerà mai l'esercito, tanto che durante la Seconda Guerra Mondiale avrà il grado di colonnello e farà parte dello staff del Presidente con incarico di storiografo. Si laurea ad Harvard nel 1924, poi viaggia per lunghi anni per tutti i continenti, dato che può vivere di rendita. Nel 1927 sposa Dorothy McReady, appartenente come lui alla buona società, e per passare il tempo si mette a scrivere romanzi e racconti del genere che all'epoca andava davvero in voga, il giallo, che gli vengono regolarmente pubblicati su periodici. Nel 1930 pubblica il primo volume, The Seeds of Murder, dove introduce un personaggio che diverrà famoso, il capitano Hugh North. Trasferitosi a Baltimora, scrive con una media di un romanzo all'anno, per un totale di un'ottantina, del genere giallo ma anche del genere storico (di seguito diamo solamente i primi titoli). Morta la moglie nel 1958, si risposa prontamente con la segretaria, Jean Louise Hand, con la quale si trasferisce alle Bermuda. Qui annega durante una nuotata, il 28 agosto 1978.

TITOLI:

The Seeds of Murder (1930)
Captain Nemesis (1931)
The Vesper Service Murders (1931)
Fort Terror Murders (1931)
The Yellow Arrow Murders (1932)
Spider House (1932)
The Branded Spy Murders (1932)
The Shanghai Bund Murders (1933)
The Sulu Sea Murders (1933)
The Budapest Parade Murders (1935)
Murder in the Senate (1935, as Geoffrey Coffin with Helen Brawner)
The Washington Legation Murders (1935)
The Seven Seas Murders (1936)
Captain North's Three Biggest Cases (1936)



Francis Van Wick Mason,
Il mistero dei tre semi,
ill. non firmata

Biblioteca delle Signorine Salani

VELA, CLAUDIO (1896 - 1966)

Pseudonimo di M.me Marie-Louise Grobert, nata il 17 ag
osto 1896 e morta il 14 marzo 1966.
Usa di preferenza lo pseudonimo di Claude Véla ma anche Marie Renbert e Pierre Trébor.

TITOLI come Claude Véla:

La Route claire (1926)
L'Aube sur la montagne (1929)
Pi-Ou, petite fille (1932)
Tizy et moi (1933)
Le Premier jour (1934)
Le Voilier sans nom (1935)
Solitude du coeur (1937)
Plus loin (1938)
L'Autre maître (1940)
Le Sacrifice du soir (1942)
Le Poids du souvenir (1946)
Le Chemin douloureux (1946)
La Ronde sans espoir (1948)
Dérive (1948)
La Jeune fille au miroir... (1949)
Le Puits sous les roses (1949)
La Belle du château (1951)
La Princesse aux étoiles (1953)
L'Homme du crépuscule (1953)
La Fiancée du vent (1954)

TITOLI come Pierre Trébor:

Les Genêts en fleurs (1947)
Orage à l'aube (1948)
Marienne et son royaume (1955)

Tradotti da Salani:

L'alba sulla montagna (1931)
Micina (1936)
Tizì ed io (1937)
Il primo giorno (1938)
Quello che l'oro non compra (1938)
Cuore solitario (1939)
Chiara Maria dice di no (1940)
Ebbe due amori (1954)
L'ora di lui (1955)



Claudio Véla, L'alba sulla montagna,

ill. di Alberto Zardo
Biblioteca delle Signorine Salani
(courtesy E. Samarelli)







VERTIOL, ANDREINA (1877 - 1955)

Pseudonimo di Geneviève de Cézac, nata il 18 ottobre 1877 a Saint-Crépin d'Auberoche. Nel 1898 sposa il conte Pierre Brachet de Lamenuze. Utilizza i due pseudonimi Andrée Vertiol e Jean de Belcayre, ricavati dal patronimico di due dei suoi castelli: quello di Belcayre alla Vézère, Thonac (Périgord), e quello del castello di Vertiol, non lontano da Saint-Crépin d'Auberoche.
Fa parte di un cenacolo letterario molto personale al quale partecipano la madre e la sorella, le quali collaborano ai suoi testi, le cugine Coulon de Lagrandval, che si firmano Jeanne de Coulomb (1864-1945) e Jeanne de Châteaulin (1872-1952), e la baronessa de Saint-Angel, che si firma Flory-Angel (1865-1948). Nel 1925 Mme de Lamenuze è membro della Société des Gens de Lettres dove si registra con i suoi due pseudonimi.

Fonte:
Bibliothèque de Suzette, Autori e Titoli M-R (Ved. la scheda MARFONT PIERRE)

TITOLI:

La maison des troubadours (1920)
L'idole (1920)

Mademoiselle Printemps (1921)
L'étoile du lac (1922)

Myriam au bois dormant (1923)

La Force du pardon (Les Inquiétudes de M.lle Angélique, 1924)
Les Abymes (1925)
Les Haudry (1925)
Le hibou des ruines (1925)
Mon prince (1929)
Une île heureuse (Insula beata, 1929)
La romance de tous les temps (1930)
La revanche de Nysette (1931)
Mademoiselle Printemps (1933)
La Maison des Troubadours (1933)
L'Idole (1933)
La Tartane amarrée (1933)
L'Étoile du lac (1933)
La Fleur d'amour (1933)
Le Hibou des ruines (1933)
La Revanche de Nysette (1933)
Le Monsieur d'à côté (1936)
Messagère de bonheur (1938)
Nulle ombre sur la gloire (1939)
Le Bonheur d'Arlette (1940)
Le Chemin d'ombre (1941)
Dame Violette et son mari Jean-Loup (1941)
Ce que femme peut (1941)
Le Cirque Belle-humeur (1942)



Andreina Vertiol, La fata delle rose, ill. di Alberto Micheli
Biblioteca delle Signorine Salani

Riteniamo che la prima illustrazione per questo titolo sia quella sottostante,
realizzata da Cipriano Mannucci:


(courtesy Laboratorio Arti Visive,
© Salani)


VISENTINI, OLGA (1893 - 1961)

Nasce Nogara nel 1893 da Angelo e Virginia Cugola. Per parte di madre è cugina di Arnoldo Mondadori, sono figli di sorelle. Diplomata a Mantova, inizia ad insegnare come maestra nelle campagne tra Poggio Rusco, Gonzaga e Suzzara. In seguito si laurea alla Facoltà di Magistero a Firenze e comincia ad insegnare nei licei; si trasferisce a Milano nel 1931 dove insegna prima al Cattaneo e poi al Parini. Pubblica due raccolte di versi, Le serenate dei grilli (1928) e La zampogna (1932). Scrive romanzi, racconti, fiabe, saggi e biografie, nonchè un testo pedagogico Libri e ragazzi (1933); una storia della letteratura infantile, Scrittori per l'infanzia, che aggiorna più volte; scrive testi per le scuole, come La lampada accesa: Corso di economia domestica per le scuole di avviamento al lavoro (1929). E' collaboratrice de La vispa Teresa (1947-1953) e pubblica su diversi periodici. Sonatrici di flauto appare su Il romanzo dei ragazzi nel 1933, illustrato da Angoletta. Per i ragazzi, oltre ai propri racconti, riduce i classici. Nel 1952 con Belfiore, romanzo dei martiri del Risorgimento vince il Premio Trieste. Dal 1956 è Presidente Onorario dell'Albo Scrittori per la giovinezza. Complessivamente le sue opere sono oltre un centinaio. Muore a Padova nel 1961.

TITOLI:

L'aquila lontana (1935)
Il lume in fondo alla via (1941)
Maria Serena (1944)
Ballata d'aprile (1948)
La pensierosa (1949)
L'ignota via (1950)
Luce sull'acqua (1955)

presso Salani:

Le fatine del ventaglio
(1925)
Il poeta amaro (1925)
La damina senza cipria (1940)
La missione di Manuela (1940)
Le rose del castello (1942)
La rondine e i prigionieri (1943)
La fidanzata lontana (1946)
Le rose del castello (1947)


Per ragazzi:
cfr. AUTORI S-Z


Olga Visentini

Olga Visentini,
Luce sull'acqua
,
F.lli Fabbri Editori, 1955

Olga Visentini,
Il poeta amaro,
ill. di Alberto Micheli
Biblioteca delle Signorine Salani
Olga Visentini,
La missione di Manuela
,
ill. di Alberto Micheli
I romanzi della rosa Salani
(cover rosa)

Olga Visentini,
La fidanzata lontana,
ill. non firmata di Lionello Neppi
I romanzi della rosa Salani
(cover rosa)
Olga Visentini,
La rondine e i prigionieri,
ill. non firmata di Lionello Neppi
I romanzi della rosa Salani
(cover rosa)
(courtesy Lia Madorsky)




WALPOLE, HUGH SEYMOUR (1884 - 1941)

Nasce ad Auckland in New Zealand il 13 marzo 1884; il padre viene nominato Vescovo di Edinburgh nel 1910 e la famiglia ritorna alla madrepatria. Viene istruito a Cambrige in Inghilterra. E' insegnante ma ben presto si dà alla letteratura. Durante la Grande Guerra è in Russia con la Croce Rossa e questa esperienza darà origine ai racconti The Dark Forest (1916) e The Secret City (1919), che vince un premio. Scrive racconti, romanzi a tema scolastico per ragazzi, come Mr Perrin and Mr Traill (1911) e la trilogia di Jeremy; è molto apprezzato nel genere gotico, come Portrait of a Man with Red Hair (1925) e The Killer & The Slain (1942); è autore delle biografie di Joseph Conrad e Anthony Trollope; scrive anche commedie. Nel 1924 acquista un vecchio cottage nel Cumberland e ne fa il suo rifugio. Nel 1937 viene nominato baronetto. Si presta nuovamente al servizio per l'imminente Seconda Guerra Mondiale ma muore di infarto 1° giugno 1941.

TITOLI:

The Wooden Horse (1909)
Fortitude (1913)
The Duchess of Wrexe (1914)
The Golden Scarecrow (1915)
The Green Mirror (1918)
The Captives (1920)
The Thirteen Travellers (1921)
The Cathedral (1922)
The Crystal Box (1924)
Farthing Hall (1929)
The Herries Chronicle, una saga familiare comprendente 4 titoli: Rogue Herries (1930), Judith Paris (1931), The Fortress (1932), Vanessa (1933).



Sir Hugh Walpole


FILMOGRAFIA
Walpole scrive la sceneggiatura del film
David Copperfield (1935) diretto da George Cukor


Ugo Walpole, La città segreta, ill. non firmata
Biblioteca delle Signorine Salani



WERNER, ELISABETH (1838 - 1918)

Elisabeth (Elise) Bürstenbinder (Werner è lo pseudonimo) nasce il 25 novembre 1838 a Berlino; figlia di un ricco commerciante, viene istruita in casa senza nessun indirizzo particolare, e viene tenuta lontana da ogni contatto con la società, rinchiusa nel nucleo familiare (ha due fratelli) dove la sola madre le mostra affetto. Alla morte del padre si trasferisce a Monaco di Baviera e nel 1861 inizia a scrivere e pubblica le prime novelle nel Die Gartenlaube di cui pubblicherà la raccolta completa nel 1872 in 2 volumi. I romanzi della Werner, del genere popolare sentimentale, incontrano il favore del pubblico e vengono continuamente ristampati, soprattutto negli anni Venti e Trenta. Muore il 10 ottobre 1918 al castello di Labers presso Merano.

TITOLI:

Gartenlaubenblüten (1872)
Am Altar (1873)
Glück auf! (1874)
Gesprengte Fesseln (1875)
Vineta (1877)
Um hohen Preis (1878)
Frühlingsboten (1880)
Der Egoist (1882)
Gebannt und erlöst1(1884)
Ein Gottesurteil (1885)
Die Blume des Glücks (1885)
Heimatklang (1887)
Sankt Michael (1887)
Die Alpenfee (1889)
Flammenzeichen 1(890)
Gewagt und gewonnen (Novelle,1891)
Freie Bahn (1893)
Fata Morgana (1896)
Hexengold (1900)
 
Elisabeth Werner



Elisabeth Werner,
Fata Morgana,
ill. di Adolfo Scarselli
Biblioteca delle Signorine Salani




WESTKIRCH, LUISE VON (1858 - 1941)

Luise Westkirch nasce ad Amsterdam l'8 luglio 1850 e muore a Monaco di Baviera l'11 luglio1941.
Scrive romanzi di vario genere tra cui quello nascente, il poliziesco; e una autobiografia, Westkirch, Luise (1909). Da alcuni romanzi sono stati tratti film.

TITOLI:

Los von der Scholle, Band 2 (1899)
Geschichten von der Nordkante (1903)
Der Todfeind: Kriminal-Roman (1912)
Der Werwolf (1922)
Im deutschen Versailles (1911)
Die Basis Der Pyramide (1915)
Das Recht Der Liebe (1915)
Die vom Rosenhof (1919)
Das Ostermahl zu Grosseto: Episode aus d. Leben d. Hohenstaufenkaisers Friedrich d. Zweiten (1922)
Die Gesunkenen (1925)
Der verlorene Sohn (1926)
Wenn Liebe Spricht (1928)
Der Franzosenhof (1930)
Feuer (1938)
Riedkamps Auferstehung (1939)
Der Marquis von Weyermoor (1939)
Der Hof im Moor (1940)
Liebe (1940)

Tradotti in italiano:
L' uomo con la maschera
Verso l'abisso
Addio amore



Luise Westkirch, Verso l'abisso,
ill. non firmata di Luigi Cavalieri

Biblioteca delle Signorine Salani

FILMOGRAFIA

Der Staatsanwalt (1920)
Der Todfeind (1920)
Aus den Tiefen der Großstadt (1921)
Die Gesunkenen (1926)

WISEMAN, NICHOLAS (1802 - 1865)

Nicholas Patrick Stephen Wiseman nasce a Siviglia il 2 agosto 1802; il padre è un cattolico irlandese. All'età di nove anni viene messo in collegio in Inghilterra (Ushaw, Durham), dove forzatamente apprende l'amore per lo studio a causa di una infermità che gli impedisce di esercitare le attività fisiche come i suoi compagni, e che lo accompagnerà per tutta la vita; per questo è precocemente abilitato all'insegnamento e all'età di 16 anni viene trasferito a Roma, dove al Collegio Inglese mancavano insegnanti. A 18 anni pubblica Horoe Syricae, un dotto lavoro sulle lingue orientali; a 25 si laurea in Teologia. In seguito viene consacrato sacerdote. Nel 1835 dà pubblica lettura dei Ragionamenti (ovvero Sulla connessione delle scienze colla religione rivelata); scrive diversi saggi che sono apprezzati anche dal Papa (all'epoca Pio VIII). E' rettore del Collegio Inglese, ma chiede di dimettersi per recarsi in Inghilterra, che pretende di riportare in seno al Cattolicesimo. Nel 1840 viene nominato vescovo e coadiutore di Mons. Walsh, vicario apostolico in Gran Bretagna. Nel 1850 il nuovo Papa Pio IX, che chiamava Wiseman "l'uomo della Provvidenza", dà un nuovo ordinamento alla gerarchia ecclesiastica inglese: Wiseman diviene il primo arcivescovo di Westminster e cardinale della Chiesa di Roma. Tuttavia, il Cattolicesimo all'epoca non veniva visto di buon occhio, e per gli inglesi rimase sempre il Dr. Wiseman. Dal 1860 passa ancora molto tempo a Roma, finchè, più volte operato ma sempre infermo, muore il 15 febbraio 1865.



Nicola Wiseman

Fabiola venne scritto dal Card. Wiseman nel 1854 per "aprire la via" ad un suo progetto di fondare una Biblioteca Cattolica Popolare in Inghilterra, con l'idea di iniziare a pubblicare racconti che fornissero un'idea delle condizioni della Chiesa in varie epoche: la Chiesa delle catacombe, la Chiesa delle basiliche, la Chiesa dei Chiostri, etc. E' dunque l'unico suo testo non teologico, e dal punto di vista strettamente letterario non è nemmeno un capolavoro: debole di trama e un po' sconnesso, anche perchè composto in tempi diversi. Riporta tuttavia la narrazione di fatti realmente accaduti durante un periodo storico ancora poco conosciuto (l'inizio del IV secolo) e il pubblico accolse con entusiasmo i racconti delle persecuzioni dei primi cristiani. Il testo è stato anche ridotto per l'infanzia e viene pubblicato da tutte le case editrici ancora oggi. Le trame divennero perfette come base della sceneggiatura di numerosi film cosiddetti "peplum" di moda negli anni Sessanta.

Nicola Wiseman,
Fabiola
, ill. di A. Vicenzi
Biblioteca delle Signorine Salani

Fabiola, statua in marmo, 1868
di Girolamo Masini (1840-1885)
Galleria Nazionale d'Arte Moderna,
Roma


Nicola Wiseman, Fabiola, riedizione Salani nella collana
Grandi Romanzi Salani
(Romanzi della Rosa cover blu)





ZOBELTITZ, FEDOR von (1857 - 1934)

Fedor Karl Maria Hermann August von Zobeltitz e Hans Caspar Anton Konstantin von Zobeltitz (1853 - 1918) sono due fratelli di origine prussiana, entrambi scrittori, figli di un proprietario terriero. Fedor nasce a Gut Spiegelberg il 5 marzo 1857; dopo aver intrapreso la carriera militare come ufficiale di cavalleria di stanza a Berlino, nel 1880 fa ritorno a casa e si sposa con Martha Tützen. Si occupa della proprietà di famiglia ma inizia a scrivere, anche su periodici come giornalista. E' redattore di Deutschen Familienblattes e redattore capo di Illustrierten Frauenzeitung. Compie diversi viaggi in Europa, e nel 1899 è redattore di Zeitschrift für Bücherfreunde. Fonda a Weimar la Gesellschaft der Bibliophilen (una società di bibliofili). Pubblica moltissimi romanzi dove descrive la società aristocratica e i circoli ufficiali da lui frequentati. Muore il 10 febbraio 1934 a Berlino.

TITOLI:

Fürst Bismarck. Ein Lebensbild für Volk und Heer (1881)
Fähnrichsgeschichten (1881)
Flittergold (1888)
Die Perrucke der Prinzessin Narischkin (1899)
Besser Herr als Knecht (1900)
Frau Karola (1902)
Die Spur des Ersten (1911)
Die Glucksfalle (1913)
Die unruhigen Mädchen (1931)
Die Brüder Larsen (1933)
Ich hab so gern gelebt ("Ho vissuto felicemente", autobiografia, 1934)

TITOLI tradotti in italiano:

La voce che chiama (1931)
Giorgetta prende il volo (1933)
L'anno dei matrimoni (1935)
Sposarsi in quattro (1942)


Fedor Zobeltitz,
La voce che chiama,
ill. non firmata
Biblioteca delle Signorine Salani

Fedor Zobeltitz,
Giorgetta prende il volo
ill. di Guglielmo Ghini
nella collana Romanzi Azzurri.
Il titolo compare anche
negli elenchi della
Biblioteca delle Signorine Salani
BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE
AUTORI
A-C
BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE
AUTORI
D-F
BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE
AUTORI
G-L
BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE
AUTORI
M-R

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